Psichiatria

Forum salute mentale : un commento a Mal-trattamenti psicoanalitici

  • Schermata 06-2456454 alle 10.55.35L’Unità di oggi. un bizzarro mix di uscite in varie direzioni
9 giugno 2013

di Giorgio Bignami.

Ogni tanto leggiamo su l’Unità articoli di alto profilo per chiarezza di informazione e per taglio politico, culturale, scientifico ….Per esempio, il 26 maggio (p. 16), Elena Granaglia ha chiaramente spiegato quali siano i principali nodi nell’attuale crisi della sanità italiana, soffermandosi in particolare sul rischio creato dalla robusta spinta europea alla privatizzazione. E sul supplemento Left del sabato (25 maggio, p..37), Paola Mirenda ha fornito un quadro chiaro e drammatico delle condizioni di oltre 50 milioni di badanti sradicate dai loro paesi d’origine per andare ad accudire anziani e disabili in paesi come il nostro: abbandonando anziani genitori, coniugi e compagni (”vedovi bianchi”), figlioli magari in tenera età, per mandar loro, rimasti a casa, il minimo per sopravvivere (tanto che in alcuni villaggi e cittadine ucraine quasi non si vedono più donne, salvo anziane e bambine). L’Italia è il paese che ha il maggior numero di badanti rispetto alla popolazione; quindi non occorre dilungarsi sulle conseguenze negative di questo massiccio sradicamento selettivo per il genere femminile (almeno in parte dei paesi d’origine), nel campo della salute in generale e in quello della salute mentale in particolare.: E questo, a fronte di una inadeguatezza qualitativa e quantitativa della maggioranza dei nostri servizi ad affrontare i problemi che ne derivano.

Ma sia su L’Unità che su Left le uscite di diversa impostazione sono diventate piuttosto frequenti, Già si è detto, in un recente intervento su questo sito, del sostegno a piena pagina dato dal quotidiano alla proposta di legge di iniziativa popolare “181″, mirata a legificare minuziosamente le pratiche in campo psichiatrico, proposta che desta non poche perplessità ( http://www.news-forumsalutementale.it/limbroglio-della-181/#more-11227 ).

Il caso forse più clamoroso per le sistematiche recidive riguarda Left, che pare de facto l’organo ufficioso dei c.d. fagiolini, cioè degli allievi e sostenitori dello psichiatra e psicoterapeuta Massimo Fagioli. Al guru maximo sono riservate ogni settimana due intere pagine (per carità, ognuno è libero di esternare ciò che vuole; ma pare strano che tali esternazioni, dato il giumellaggio obbligatorio, siano imposte con un supplemento di costo ai lettori dell’Unità, che ancora reca in testa la dizione “quoitidiano fondato da Antonio Gramsci”). Non di rado, poi, ulteriori pagine recano gli interventi di seguaci del capofila. Per esempio, nel numero del 18 maggio, subito dopo il pezzo del Maestro sulle immagini oniriche (p. 54-55), troviamo un lungo articolo di Domenico Fargnoli (p. 54-56), il quale sferra un violento attacco contro la Società psicanalitica italiana (Spi): L’autore coglie l’occasione del commento curato dalla Spi per la serie Sky In treatment; e a parte il sacrosanto diritto di critica, lascia perplessi sia il fatto che un tale attacco di parte nella “guerra tra scuole” sia ospitato in questa sede, sia l’uso di espressioni apodittiche, come “il totale fallimento del freudismo”, e simili. Ora, senza voler entrare nel merito, è noto che buona parte dell’odierna psicanalisi di ispirazione freudiana si serve di schemi sostanzialmente modificati rispetto a quelli del fondatore. Insomma, non occorre una specifica competenza in materia per rendersi conto che una sparata a salve cone quella di cui si parla scende sotto al livello di certe critiche mirate ad azzerare i crediti di un Darwin o di un Marx: imputando loro la mancata “lettura nella sfera di cristallo” di informazioni all’epoca di là da venire, .

Infine non si possono condivideri interventi che si danno la zappa sui piedi, come quello masochisticamente intitolato “Welfare Fai da Te” (Left, 18 maggio, p. 22-26). Questo articolo dà per scontata la progressiva insufficienza delle risorse pubbliche rispetto ai bisogni della gente, e quindi sostiene soluzioni come le ottocentesche Società di mutuo soccorso. Il che pare in piena sinergia con la spinta alla privatizzazione di cui si è detto all’inizio:con i suoi squali delle assicurazion, che aspirano ai profitti dei loro cugini anericani; con i suoi welfare aziendali, drammaticamente discriminanti tra un lavoratore e l’altro (v. i privilegi dei dipendenti di Del Vecchio-Luxottica e di Monzemolo-Ferrari, a fronte delle miserie dei dipendenti di Marchionne); con il fiorire di iniziative come San. Arti.(per gli artigiani) e Sanimpresa (assistenza sanitaria del terziario privato), ampiamente pubblicizzate soprattutto sui media della sinistra; con il decollo del fundraising benedetto da L’Espresso (23 maggio, ma in edicola dal 17, p. 118); e chi più ne ha più ne metta.

L’antica saggezza popolare insegnava che “Ai tempi che il grasso dimagra, il magro mòre”; ed è ovvio che i magri di oggi sono proprio servizi come quelli per la salute mentale, che oltre al loro progressivo strangolamento vedono oggi aggiungersi lo storno delle risorse dedicate alla chiusura degli OPG, destinate alla creazione di una fitta rete di miniOPGegionali; o come quelli per le tossicodipendenze, che ogni giorno riducono i loro orari di apertura, chiudono parte dei loro presidi, né possono rispondere a una folla di nuovi problemi e di nuovi bisogni che esigerebbero un cambio qualitativo, oltre che quantitativo, del loro modus operandi.

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  1. Egregio Bignami, il suo nome che ricorda certi manualetti del liceo, parla di sintesi un po’ frettolose. L’epiteto di cui Lei fregia Massimo Fagioli non merita un commento: è solo una caduta di stile ed una mancanza di argomenti da parte sua. Per ciò che concerne il mio articolo la tesi che io sostengo è che in realtà nel freudismo non c’è mai stato nessun sostanziale rinnovamento. Conosco a fondo la letteratura psicoanalitica passata e presente e la sfido a dimostrare il contrario. Il freudismo è tale perchè fa riferimento a Freud così come il cristianesimo fa riferimento a Cristo. Ora un cristianesimo senza Cristo sarebbe bizzarro (per usare un aggettivo che a lei piace ) così come un freudismo senza Freud. Ernesto de Martino che certo non era uno sprovveduto sosteneva che la psicoanalisi era una forma di religione sotto le mentite spoglie dello scientismo. Anche il grande Karl Jaspers a suo tempo ha espresso opinioni analoghe scrivendo che la storia dell’omicidio del padre primordiale era una stupidaggine razionale.
    Ora le religioni non evolvono perchè si basano su dei dogmi: questi ultimi rimangono tali,e come i deliri, non si correggono. Questo è il dramma del freudismo.
    Per ciò che riguarda la guerra fra scuole non vorrei deluderLa ma io non faccio parte di nessuna scuola dai tempi dell’Università. Mi ritengo una persona libera che esercita autonomamente la propria professione e capacità di giudizio al di fuori da ogni vincolo istituzionale. Nel mio articolo ( che è di due e non di tre pagine e quindi grazie per averlo letto più di una volta) non faccio dichiarazioni di appartenenza ma esprimo un mio personale punto di vista.
    Forse è proprio questo che a Lei risulta incomprensibile.
    La ringrazio per l’attenzione Domenico Fargnoli

    1. francesco s calabresi 11 giugno 2013 alle 12:50 pm

      Caro Giorgio ,mi permetto di raccontarti qui un pezzo della mia vita ,in ricordo di alcuni brevi,occasionali ma intensi momenti di incontro. Rappresenti per me un ideale di scienza e impegno civile da quando lessi la tua denuncia dell’operato di alti dirigenti dell’Istituto Superiore di Sanità per ritardare l’introduzione del vaccino antipolio Sabin e favorire altra azienda (ottomila poliomelitici in più ,se ben ricordo) , ora sono rimasto spiacevolmente sorpreso per questo tuo intervento grossolanamente polemico su uno studioso ineccepibile come scienziato ed essere umano come M.Fagioli .Ho conosciuto M.Fagioli quando io, specializzando in neuropsichiatria, ero in training nella Spi all’istituto di via salaria e lui era analista qualificato ma con una formazione psichiatrica psicoterapeutica di primo ordine avendo lavorato per anni nell’osp.psichiatrico di Padova diretto da Barison e nella clinica di Binswanger a Kreutzlingen ,gestito comunità terapeutiche, scritto articoli psichiatrici significativi. Aveva pubblicato da poco “Istinto di morte e conoscenza”. Nella SPI si andava preparando la reazione che avrebbe portato alla espulsione-”scomunica”di Fagioli e alla cacciata degli allievi che avevano “fornicato”con lui.Io abbandonai il training profondamente deluso dalle due lunghe esperienze analitiche cui mi ero sottoposto ,dall’ambiente umano dominante all’istituto e dagli insegnamenti impartiti,e anche dalla mia pratica terapeutica .Gradualmente mi resi conto di quanto i comportamenti e gli insegnamenti che mi avevano ferito e deluso fossero legati alle incongruenze teoriche ,alla ottusità reazionaria ,e in fin dei conti alla disonestà intellettuale di Freud . La sua disonestà come scienziato , come terapeuta e come uomo è stata poi ampiamente dimostrata da tutti gli storici che hanno potuto accedere ai documenti dell’epoca (Ellemberger, Masson, Borch-Jacobsen etc.).La sua inconsistenza teorica ,approfonditamente e ineccepibilmente, da Fagioli .Io poi ho partecipato alla cosiddetta “analisi collettiva”portata avanti da Fagioli insieme alla maggior parte di quelli che erano prima miei pazienti e che sono ora miei amici e compagni ,nella quale abbiamo potuto decostruire lo psicoanalista freudiano che mi atteggiavo essere e i suoi analizzandi e lasciar venir fuori l’identità umana di ciascuno con le proprie qualità e specifiche competenze . A questa straordinaria esperienza formativa , ormai andata avanti in 38 anni di duro lavoro ben oltre la critica al freudismo e alle altre ideologie di quegli anni , son ancora molto felice di poter partecipare .Con affetto .

      A questo indirizzo è stato pubblicato l’articolo Mal-trattamenti psicoanalitici

    http://rassegnaflp.wordpress.com/2013/05/23/mal-trattamenti-psicoanalitici/#comments
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Psichiatria

Uomini che uccidono le donne

Schermata 05-2456443 alle 01.10.15Schermata 05-2456442 alle 18.42.1120130527_c4_fabianaPer “Femminicidio”si intende la violenza degli uomini nei confronti delle donne a qualunque livello essa agisca , fisico, psicologico, istituzionale. Le storie si assomigliano : dietro quello che inizialmente sembrava un rapporto d”amore” si fa strada un'”attrazione” intrisa di odio e confusione, che spesso sconfina, nonostante le denunce, nell’assassinio. La colpa della donna è, quasi sempre , la rivendicazione di autonomia. Cifre alla mano, sappiamo che è in atto una “femminilizzazione “ dell’omicidio: è donna un terzo delle vittime come si evince da uno studio dell’ EURES in collaborazione con l’Ansa che riguarda il periodo 2000-2011. L’iter attraverso cui si arriva al delitto è una spirale ingravescente di minacce, percosse , umiliazioni fino all’esito finale spesso annunciato ma rispetto a quale raramente vengono poste in atto efficaci misure preventive dalle forze dell’ordine.

Gli uomini che odiano le donne fino ad ucciderle obbediscono a motivazioni che vanno indagate sia nei loro aspetti psicopatologici, sempre presenti che sociali e culturali. Questi ultimi giocano un ruolo fondamentale in quanto hanno la funzione di copertura e di giustificazione non solo sul piano psicologico ma anche giuridico istituzionale dei crimini. L’aggressione fisica nel rapporto uomo donna è un evento a cui deve reagire non solo il singolo ma la società nel suo complesso. La capacità di reazione delle donne ma anche di coloro che dovrebbero proteggerle è anestetizzata invece da fattori religiosi ed ideologici. Nella Chiesa cattolica la tradizione paolina ha condannato il genere femminile.

<<Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione>> affermava S.Paolo.

Per l’Occidente cristiano la sessualità è stata storicamente un’ossessione, un peccato per la colpa di Eva sedotta dal serpente. Oggi la situazione è cambiata? Le donne siano le prime testimoni della Resurrezione, ha detto il papa Francesco: il loro ruolo particolare è quello di aprire le porte al Signore.

In una Chiesa dominata da un’elite di uomini che esaltano l’astinenza ed hanno colluso con l’inquietante fenomeno della pedofilia clericale, le donne sono relegate a un ruolo di testimonianza passiva dovendo “aprire le porte” al Dio Padre” ed al suo figlio maschio nonchè ai Concistori Cardinalizi.. Quest’anno però alla 57a CSW (Commission on the Status of Women) dell’Onu che si è conclusa a New York a metà marzo, il Vaticano, alleandosi con islamici e ortodossi, ha cercato di bloccare l’importante “Carta” sulla violenza contro le donne e le ragazze. In Italia la lotta dei cattolici all’applicazione della legge sull’aborto e l’appoggio all’assurdità della legge 40 sulla procreazione assistita, il divieto dell’uso di contraccettivi, sono strategie che mirano a colpire il corpo della donna, limitandone l’autodeterminazione procreativa e la libertà sessuale. Quando la politica e la scienza si inchinano alla Chiesa esse contribuiscono alla campagna di demonizzazione del genere femminile: le donne non vengono bruciate nei roghi come streghe dopo una parvenza di processo ma uccise da “inquisitori” domestici”, mariti, conviventi che condannano ed eseguono un mandato implicito in una mentalità religiosa. Assassini su commissione che neppure sanno di esserlo e pertanto imprevedibili e pericolosi perchè possono colpire ovunque ed in ogni momento.

Nell’ambito del razionalismo ateo la concezione della donna non è stata molto migliore che nel cristianesimo. Karl Marx con la sua idea che è uomo colui che attraverso il lavoro produce i mezzi per la propria sussistenza e si distingue dagli animali , di fatto annullava le donne (ed i bambini) che tali mezzi non producono per ragioni materiali e storiche . Il grande Marx uccide il bambino e la donna sosteneva Massimo Fagioli in “Donna , bambino e trasformazione dell’uomo” (L’asino D’oro Editore 2013 ). L’uomo che annulla il bambino e la donna e li considera alla stessa stregua di animali è un violentatore che conosce solo la dialettica fisicamente violenta.

Freud ateo e razionalista condivideva con S.Paolo (e con Platone ed Aristotele) l’idea della superiorità maschile . Le rappresentanti del gentil sesso, sosteneva il viennese, sono chiuse ed insincere,meno autosufficienti, più dipendenti ed arrendevoli. più inclini alla bisessualità, meno intelligenti perchè create per il compito della maternità più invidiose e gelose avendo interessi sociali più labili, meno capaci di sublimazione di senso della giustizia. In un passaggio dei “Tre saggi sulla teoria della sessualità “(1905) si dice che il sadismo è una componente ineliminabile della sessualità maschile che ha lo scopo di assoggettare la donna. Questa tesi fu confermata nel 1920 in “Al di là del principio del piacere “ con l’idea di un sadismo che farebbe parte del corredo istintuale dell’uomo: pulsioni di vita e di morte sono destinate ad “impastarsi “ le une con le altre . Quando gli uomini picchiano le donne esprimerebbero, secondo Freud, una componente aggressiva della sessualità che sarebbe presente in ciascuno di noi.

Se i maschi sono tendenzialmente sadici ovvamente le donne sono per lo più inclini al masochismo: un pizzico di perversione non si nega a nessuno.

Cristianesimo, marxismo e psicoanalisi hanno contribuito storicamente a creare una mentalità diffusa in tutta la società su cui si innesta il fenomeno del femminicidio . Il contesto socio culturale attraverso un modelllo di “mascolinità” violenta e possessiva interagisce con vissuti patologici amplificandoli e rendendoli esplosivi. Concezioni aberranti della sessualità sono entrate a far parte del nostro mondo senza che la maggioranza delle persone se ne accorga : esse forniscono il materiale di base su cui si sviluppano le “percezioni deliranti” a carattere persecutorio che sfociano nell’omicidio. La società non ha gli anticorpi “mentali” necessari per individuare precocemente le condotte psicotiche e potenzialemnte pericolose che si possono facilmente mimetizzare nel rapporto uomo donna.

La psichiatria ha una responsabilità enorme in tutta questa situazione in quanto ha colluso con ideologie che non solo hanno sostenuto l’inferiorità e la non-umanità della donna ma hanno ridotto la malattia mentale ad un problema organico negando che le “ idee” o le credenze possano avere un ruolo determinante nello sviluppo di processi psicopatologici.

In questi giorni nella Gazzetta ufficiale è stato sancito che i medici generici possono prescrivere antipsicotici senza il parere di uno specialista ed un piano terapeutico. Ciò significa che la psichiatria organicistica, che è dominante, è stata deligittimata ed è assente nella scena sociale nella quale emerge una fenomenologia della psicosi di cui il femminicidio fa spesso parte . Venti coltellate di un adolescente alla fidanzatina ed una tanica di benzina per bruciarla viva a Corigliano Calabro, leggiamo nella stampa di questi giorni. Solo uno schizofrenico può compiere un gesto così disumano . Le famiglie, gli psichiatri, i servizi territoriali, non intercettano queste patologie , che richiedono del tempo per svilupparsi, fondamentalmente perché sono incapaci di comprenderle vivendo tutti noi in una normalità che è intrisa di false credenze, di pregiudizi ideologici e religiosi che sono veri e propri paraocchi. Adottando inoltre il modello americano del DSMV e della psicofarmacologia la psichiatria ha completamente perso il contatto con la realtà umana e con la società in cui si sviluppano forme di patologia mentale con aspetti nuovi che sempre più frequentemente sfociano nel delitto e nella violenza.

Ciò è dovuto ad una involuzione del contesto socio-culturale in cui la maggior parte delle persone vede abbassarsi il livello di mentalizzazione a favore di un agire funzionale alla sopraffazione ed all’utile : la crisi economica, creando un’emergenza per la possibilità di soddisfare i bisogni primari , costringe una massa enorme di individui a condotte sempre più improntate alla ipertrofia della razionalità e della coscienza, alla logica del mors tua vita mea a scapito dell’empatia e della condivisione sociale.

MAJ30

MÄN SOM DÖDAR KVINNOR

E' colpa delle donne che provocanoDen Pauline tradition i den katolska kyrkan har fördömt det kvinnliga könet. Orsaker alltid psykopatologiska och ofta bakom kulturella kvinnomord.
Domenico Fargnoli –

Uttrycket “kvinnomord” är män våld mot kvinnor, oavsett på vilken nivå det fungerar, fysiska, psykiska, institutionella. Berättelserna är liknande, bakom vad som ursprungligen verkade vara ett förhållande av “” love “gör sin väg en ‘” dragningskraft “full av hat och förvirring, vilket ofta gränser, trots klagomålen, i mordet.

Fel av kvinnan är nästan alltid kravet på självständighet. Siffror, vet vi att det tillämpar en “feminisering” av mordet: en tredjedel av offren är kvinnor, vilket framgår av en studie i samarbete med Eures Bend som omfattar perioden-2000 2011. Den process genom vilken vi kommer fram till brottet är en försämring spiral av hot, <

misshandel, förödmjukelser tills det slutliga resultatet tillkännagavs ofta men med avseende på vilka de är sällan effektiva förebyggande åtgärder som vidtagits av polisen.
Män som hatar kvinnor upp för att döda dem lyda skäl som bör undersökas både i sina psykiska aspekter, alltid närvarande, och sociala och kulturella aktiviteter. Den senare spelar en viktig roll eftersom de har funktionen av täckning och motivering inte bara på en psykologisk nivå utan också rättsliga och institutionella brott.

Fysisk aggressivitet i relationen mellan man och kvinna är en händelse som måste reagera inte bara den enskilde utan hela samhället. Reaktionen kapacitet kvinnor utan också för dem som ska skydda dem är sövd istället av religiösa och ideologiska faktorer. Den Pauline tradition i den katolska kyrkan har fördömt det kvinnliga könet. “Jag tillåter inte en kvinna att undervisa, inte heller för att tillskansa sig makt över människan, men om det är i tystnad. Eftersom Adam skapades först och sedan Eva och Adam var inte bedragen, men kvinnan blev bedragen och blev en överträdare, “säger Paulus.
För den kristna västvärlden sexualitet har historiskt varit en besatthet, en synd om skuld Eva förförd av ormen.

Idag har situationen förändrats? Kvinnorna är de första vittnena till uppståndelsen, sade påven Francesco: deras särskilda roll är att öppna dörrarna till Herren. I en kyrka som domineras av en elit grupp av män som förbättrar abstinens och maskopi med den störande fenomenet kontorsarbete pedofili är kvinnorna förvisas till rollen som passiva vittnen behöva “öppna dörrarna till Gud Fadern” och hans son liksom konsistorier av Cardinals. Men i år 57a CSW (kommissionen för kvinnors ställning) FN som avslutades i New York i mitten av mars, Vatikanen, i allians med muslimska och ortodoxa, försökte han att blockera viktiga “papper” på våld mot kvinnor och flickor.

I Italien kampen för katoliker att tillämpningen av lagen om abort och support 40 det absurda i lagen om assisterad befruktning, förbud mot användning av preventivmedel, är strategier som syftar till att träffa kvinnans kropp, begränsar ” procreative sexuellt självbestämmande och frihet. När politik och vetenskap buga till kyrkan de bidrar till kampanjen för demonisering av kvinnligt kön: kvinnor inte bränns i bränderna som häxor efter ett sken av processen, men dödas av “inhemska inkvisitorer”, makar, sambor som fördömer och genomföra en implicit mandat i ett religiöst tänkesätt. Assassins of provision ens vet att de har det, och därför oförutsägbar och farlig eftersom de kan slå till var som helst och när som helst.
Som en del av ateistiska rationalism idén om kvinnor inte har varit mycket bättre än i kristendomen. Karl Marx med hans idé om att människan är den som genom arbete producerar medel för sin försörjning och skiljer sig från djuren, i själva verket upphävde de kvinnor (och barn) att sådana medel inte producerar för materiella skäl och historia. Den stora Marx dödar barnet och kvinnan säger Massimo Fagioli i “Kvinna, barn och omvandling av människan” (The Golden Ass förlaget).

Mannen som avbryter barnet och kvinnan och anser dem på samma sätt som djur är en våldtäktsman som bara känner dialektiken fysiskt våldsam. Freud, en ateist och rationalistiska, delade med St Paul (och Platon och Aristoteles) idén om manlig överordning. Företrädarna för det kvinnliga könet, hävdade den wienska är stängda och lurpassar, mindre självförsörjande, mer beroende och undergiven, mer benägna att bisexualitet, mindre intelligenta eftersom de skapades för uppgiften av moderskapet mer avundsjuka och svartsjuka med samhällsintressen mer övergående, mindre möjlighet att Sublimering rättskänsla. I en passage av de “Tre essäer på Theory of Sexuality” (1905) säger att sadism är en oundgänglig del av manlig sexualitet som har som syfte att utsätta kvinnan. Denna tes bekräftades i 1920 i “Bortom lustprincipen” med idén om en sadism som skulle vara en del av satsen instinktiva mannen: livet instinkter och död är tänkta att “täppa” med varandra . När män slår kvinnor, enligt Freud, skulle ha uppnått en aggressiv komponent av sexualitet som skulle vara närvarande i oss.

Om män tenderar att vara sadistiska uppenbarligen kvinnor är oftast benägna att masochism: en antydan av perversion inte nekas någon. Kristendomen, marxismen och psykoanalysen har bidragit historiskt att skapa en utbredd mentalitet i hela samhället på vilken fenomenet kvinnomord. Den socio-kulturella kontext genom en modell av “manlighet” våldsam och possessiva interagerar med patologisk levde förstärka och göra sprängämnen. Avvikande uppfattningar om sexualitet har blivit en del av vår värld utan att de flesta människor ens märker: de ger den materiella grunden för att utveckla de “vanföreställningar uppfattningar” förföljelse i naturen som resulterar i dödandet. Bolaget har inga antikroppar “mentala” nödvändiga för tidig upptäckt av psykotisk och potentiellt farligt beteende som lätt kan kamouflerade i relationen mellan man och kvinna.

Psykiatrin har ett stort ansvar i hela den här situationen som den har maskopi med ideologier som inte bara stödde icke-underlägsenhet är mänskligheten av kvinnan men minskad psykisk sjukdom till en organisk problem genom att förneka att “idéer” eller trosuppfattningar kan ha en roll i utvecklingen av psykiska processer. Dessa dagar i Europeiska unionens officiella tidning har fastställts att allmänläkare kan förskriva antipsykotika utan yttrande från en specialist och en behandlingsplan. Detta innebär att psykiatrin organism, som är dominant, har delegitimized och är frånvarande i den sociala scenen där det framträder en fenomenologi psykos som kvinnomord är ofta en del. Tjugo stickande av en tonåring flickvän och en dunk bensin för att bränna henne levande i Corigliano Calabro, läser vi i pressen dessa dagar.

Endast en schizofren kan göra en gest så omänskliga familjer, psykiatriker, samhällstjänster, inte avlyssna dessa sjukdomar, som kräver tid för att utvecklas, i grunden eftersom de inte kan förstå lever i en normalitet som genomsyras av falska föreställningar, fördomar ideologiska och religiösa som är riktiga skygglappar. Också anta den modell för amerikanska psykiatri och psychopharmacology av DSMV psykiatrin har helt tappat kontakten med verkligheten och med humant samhälle där de utvecklar former av psykisk patologi med nya aspekter som allt flyter in i kriminalitet och våld.

Detta beror på att en involution av den socio-kulturella sammanhang som de flesta människor ser lägre mentalisera till förmån för en funktionell handling av förtryck och personlig vinning: den ekonomiska krisen, skapa en nödsituation för möjligheten att tillgodose grundläggande behov, vilket tvingar en enorm massa av genomförda individer allt mer hypertrofi av rationalitet och medvetande, logik mors tua vita mea på bekostnad av empati och social delning.

Original artikel publicerad av psykiatern Domenico Fargnoli på sin webbplatsdomenicofargnoli.com

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