Psichiatria

“La follia a due” degli attentatori di Boston

Esplosione alla maratona di Boston

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Schermata 04-2456406 alle 13.02.56I due attentatori alla Maratona ed al Mit di Boston sembra fossero “lupi solitari” non collegati a cellule terroristiche .

E’ stupefacente il contrasto fra le affermazioni del padre secondo le quali i due figli, ed in particolare l’ultimo, erano due “angeli” e quelle dello zio, naturalizzato in USA, che sostiene che essi erano dei “losers” incapaci di integrarsi nella società americana. “Angeli” con cinture al plastico e dotati un vero arsenale di esplosivi ed armi automatiche? Le dichiarazioni della famiglia in Cecenia testimoniano la distanza e l’ignoranza dei genitori nei confronti della reale situazione psicologica e di vita dei due giovani. Quest’ultimi avevano difficoltà a inseririsi in un contesto culturale con cui si confrontavano oramai da dieci anni. Un problema psicologico aggiuntivo sarà stata per loro, e soprattutto per il più giovane, la malattia del padre ammalatosi di cancro cerebrale ed operato in Germania. L’uomo tornato a vivere in Cecenia appare, anche dalle sue dichiarazioni, come una figura lontana e non in contatto con la realtà dei figli.

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Parenti di vittime

Guardando le immagini delle esplosioni e delle loro conseguenze (dolore , lutto, disperazione, panico ) al traguardo della maratona ciò che risalta è l’enormità e l’assurdità del gesto assolutamente non inquadrabile in una strategia politica od in una credenza religiosa. boston2Il terrorismo sembra solo una maschera dietro cui agiscono motivazioni psicopatologiche. Gli americani hanno subito cavalcato istericamente l’onda dell’attacco, opera di una vasta organizzazione , memori delle ferite precedenti alle torri Gemelle nel 2001 ma in realtà i due ceceni ricalcano il copione noto dei mass murderers , cosiddetti “pseudocommando”.

I due fratelli si sono mossi come una “coppia criminale” condividendo deliri ed in base a ques’ultimi progettando crimini del tutto sprovvisti di un senso umano: fra loro, come di solito avviene nei casi di “folie à deux”, ci sarà stato sicuramente un incube ed un succube. La Folie à deux , descritta per la prima volta da Legrand De Saulle nel 1873. è una sindrome clinica caratterizzata da sintomi psicotici, principalmente da deliri condivisi da due

L'incube ed il succube

L’incube ed il succube

o più persone che hanno una relazione intima. Nella maggioranza dei casi riportati dalla letteratura clinica, i soggetti coinvolti nella Folie à deux sono membri della stessa famiglia o della stessa coppia (marito e moglie) e c’è generalmente una relazione dominante-sottomesso, carnefice-vittima, Secondo Scipio Sighele autore nel 1892 de “La coppia criminale”

<<(..) la follia a due non rappresenta soltanto la coesistenza parallela di due deliri simili, ma cosituisce una vera e propria società con uno scopo chiaro e determinato>>

La coppia criminale

La coppia criminale

Il delirio quindi ,come riteneva Eugene Blueler, non è autistico cioè esclusivo di una sola persona ripiegata su se stessa e fuori da vincoli sociali , ma può essere il frutto di una interazione fra due o addirittura fra più persone. Specularità, imitazione, suggestione intervengono nella formazione del delirio e ne condizionano la strutturazione e l’eventuale messa in atto come sostenuto già a partire dalla fine dell’Ottocento da esponenti della Scuola positivistica italiana.

Sulla differenziazione fra patologia mentale e terrorismo mi permetto di segnalare l’articolo “Anders Breivik e la diagnosi di schizofrenia paranoide” di Domenico Fargnoli ed altri nella rivista Il sogno della farfalla n°2(L’asino d’oro 2013)

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4371452,00.html

Boston terrorist: My brother wanted to defend Islam

CNN reveals initial details on interrogation of marathon attacker Dzhokhar Tsarnaev, 19; ‘My brother was the mastermind behind the attack,’ says from his hospital bed

Ynet

Published: 04.23.13, 17:18 / Israel News

A questo indirizzo le dichiarazioni  più recenti dell’attentatore superstite

http://www.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=43252&typeb=0

http://www.washingtonpost.com/world/national-security/no-links-seen-between-boston-suspects-and-foreign-terrorist-groups-officials-say/2013/04/23/f08c9b7e-ac4b-11e2-b6fd-ba6f5f26d70e_story_1.html

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2013/04/23/attentato_boston_19enne_zhokhar_tsarnaev_collabora_polizia.html

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Una risposta a "“La follia a due” degli attentatori di Boston"

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