Psichiatria

Sonno senza sogni

Sono caduto in un sonno senza sogni :
non era morte ma la sparizione del mondo ai primordi della vita, un tempo di pochi istanti vissuto come infinito.
Al risveglio un volto di donna mi sorrideva in alto quasi sporgendosi da una finestra :
era la fantasia più bella come la memoria dell’inizio della vita. Nel mio corpo sofferente il sangue, dopo avermi abbandonato scorreva ancora, un fiume straripato ritornato nel letto di sempre. Non ero più lo stesso trasformato dall’intensità di un travaglio che non mi aveva ucciso. Così ogni giorno ora è diverso e il pensiero corre leggero, un cavallo non domato con le ali di Pegaso. La speranza anch’essa vola senza apparente motivo, un bimbo che si apre alla vita ignaro della disperazione e dell’odio che uccide con la violenza delle armi e la stupidità dei potenti.

Latte e fragole
La speranza
Il settimo sigillo: sfida alla morte
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